Zecche

Le zecche non sono insetti, ma appartengono all’ordine degli Aracnidi. Possono essere distinte in “Ixodidi” e “Argasidi”, a seconda che si tratti rispettivamente di zecche a corpo duro o a corpo molle. Sono entrambe molto pericolose in quanto eccellenti vettori di notevoli agenti patogeni; una delle malattie più conosciute di quelle trasmesse da questi aracnidi è la “malattia di Lyme”. Esteticamente presentano un corpo ovale e 8 zampe. Si nutrono di sangue, una volta morso l’organismo ospite, vi rimangono attaccate fino al termine del loro pasto. La puntura non risulta dolorosa, poiché la saliva di questi artropodi contiene una sostanza che anestetizza la porzione di pelle prescelta.

“Ixodidi” (Zecche a corpo duro)

Hanno un ciclo vitale suddiviso in pochi stadi, devono assumere un pasto di sangue per compiere un passaggio allo stadio successivo e in fine per deporre le uova; questo pasto di sangue può durare giorni o anche settimane. La femmina muore dopo la deposizione delle uova.

“Argasidi” (Zecche a corpo molle)

Hanno un ciclo vitale più lungo e complesso e anche la loro longevità supera quella delle zecche a corpo duro. I loro pasti di sangue sono brevi e raramente durano giorni, ma consumano più pasti durante il tempo che va da uno stadio evolutivo all’altro. Inoltre la femmina matura non muore dopo aver deposto le uova e non è raro che viva per più di un anno. Sono inoltre in grado di resistere per diversi mesi senza mangiare (comportamenti alimentari molto simili alle cimici dei letti).

Malattia di Lyme

La malattia di Lyme si manifesta in genere da 3 a 30 giorni dopo la puntura della zecca con una chiazza rossastra tondeggiante che si allarga progressivamente schiarendo nella zona centrale fino a formare una immagine ad anello. L’eritema può essere accompagnato da sintomi generali quali febbre, brividi, stanchezza e malessere.

Cosa bisogna fare se si viene punti da una zecca

E’ molto importante rimuovere correttamente la zecca. Bisogna afferrarla con una pinza il più possibile vicino alla cute, evitando di schiacciare e torcere il parassita. Una volta estratta, la zecca non va toccata a mani nude e va bruciata o gettata nel water. La zona cutanea colpita va lavata accuratamente con acqua e sapone e disinfettata, mantenendola sotto controllo per almeno 30-40 giorni; in caso di comparsa di arrossamento o altri sintomi è opportuno consultare il medico.
E’ bene evitare metodi di estrazione non corretti, come l’impiego di oli, benzina, acetone, prima di procedere all’estrazione, l’estrazione con le mani e l’uso di pinzette arroventate, per non aumentare il rischio di infezioni.

In caso di infestazioni non esitate di contattarci e provvederemo noi alla disinfestazione!